La servitizzazione può essere applicata a qualsiasi attività manifatturiera indipendentemente dalle dimensioni. In modo particolare questa strategia può rendere più competitive le Pmi manifatturiere tradizionali che sono più vulnerabili alla concorrenza rispetto alle imprese più grandi, in quanto incontrano maggiori difficoltà nel sostenere l’innovazione a causa della mancanza di risorse finanziarie e gestionali.
Un interessante studio sulle diverse strategie di servitizzazione applicate con successo da trenta Pmi manifatturiere è stato recentemente presentato durante il webinar organizzato dal centro di ricerca The Advanced Services Group il 09 dicembre 2020. Durante il seminario i rappresentanti di due delle aziende analizzate nel libro “Servitization Applied: an insight into small and medium-sized businesses” hanno raccontato le motivazioni che le hanno spinte a rivedere il proprio modello di business in ottica service oriented.
La prima testimonianza è stata di Alec Anderson, Fondatore e Amministratore Delegato di Koolmill Systems. Koolmill System è una Pmi del Regno Unito che produce macchine per la macinazione dei cereali, principalmente riso. L’azienda opera in un settore altamente competitivo dominato da due multinazionali e la maggior parte dei clienti hanno sede in paesi a basso reddito, come l’India e la Cina, e non hanno il capitale per acquistare attrezzature per la macinazione, il che ha un forte impatto sul prezzo. Recentemente ha sviluppato un rivoluzionario sistema di macinazione a bassa potenza che consente di ridurre drasticamente il consumo di energia riducendo allo stesso tempo gli sprechi. L’azienda si sta ora allontanando dalla semplice produzione e vendita diretta di macchine per la macinazione, a favore di un’offerta di servizi avanzati “rice milling as a service” in cui il cliente paga le ore di funzionamento ed utilizzo reale del macchinario o in base alla quantità di cereale lavorato. I vantaggi di questo modello sono per entrambe le parti: i molini e gli impianti molitori possono beneficiare dei vantaggi della tecnologia avanzata senza alcun inconveniente, dall’altra Koolmill System è meno esposta alle fluttuazioni finanziarie tipiche di un mercato molto competitivo, riducendo il proprio rischio finanziario.
Il secondo caso trattato è Tactile Technology, azienda di Birmingham che fornisce infrastrutture e tecnologie per piccole e grandi organizzazioni. Secondo Lee Cassidy, CEO dell’azienda, la cosa fondamentale prima di intraprendere un processo di servitizzazione è “guardare alle esigenze del cliente e modellare i propri servizi per soddisfare tali esigenze”. Negli ultimi tre anni l’azienda ha deciso di focalizzarsi sul cliente per capire profondamente ciò di cui ha bisogno e soddisfarlo nel migliore dei modi. Ha lavorato per capire come potersi allontanare dal fornire solo un prodotto ad offrire qualcosa in più che vada incontro alle esigenze dei clienti e che al contempo li faccia distinguere dal resto dei competitors. I loro clienti stanno lavorando con sistemi sempre più complessi e stanno lottando con risorse e tempistiche limitate. L’azienda ha, pertanto, deciso di creare una piattaforma operativa IT che utilizza l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico allo scopo di monitorare e gestire costantemente l’intera infrastruttura, anche in ambiente cloud. Ciò consente alle organizzazioni di utilizzare risorse tecniche senza competenze ed esperienza specifiche, affrontare eventuali problematiche in tempi più brevi, far crescere la loro attività ed essere più produttivi. Dal lato azienda, invece, questa nuova strategia le consente di ottenere un fatturato con flusso costante e non legato all’andamento della singola vendita.
Da questo webinar sono emersi alcuni punti cardine di questo strumento di innovazione del business:
- La strategia di servitization è applicabile in tutti i settori; dalle aziende che fanno delle nuove tecnologie il loro core business a settori più tradizionali, come quello del food;
- Il principio fondamentale della servitization è la centralità del cliente, ovvero conciliare la propria strategia con le esigenze del mercato, rendendo l’offerta coerente con i bisogni dei clienti;
- Il passaggio a questo modello di business è fonte di crescita per l’azienda. Gli impatti economici e finanziari per una azienda che produce beni/prodotti e che decide di venderli secondo una modalità a servizio, sono davvero importanti. I casi studio analizzati nella ricerca evidenziano un aumento dei ricavi già dopo 18 mesi dall’inizio del processo di servitizzazione;
- L’utilizzo delle tecnologie digitali consente alle Pmi di soddisfare le esigenze dei clienti in maniera sempre più personalizzata;
- La servitization non è un approccio privo di rischi per l’impresa, ma le barriere possono essere superate.
La trasformazione strategica delle imprese manifatturiere, piccole o grandi che siano, attraverso l’introduzione di elementi di servizio nel loro modello di business è un fenomeno sempre più diffuso e necessario per aumentare la propria quota di mercato e accrescere il proprio vantaggio competitivo. Anche le Pmi, da sempre il vero motore della nostra economia, devono attivarsi per un ripensamento del loro modello di business allo scopo di ottenere nuove e più stabili fonti di profitto e di differenziarsi efficacemente dalla concorrenza.